VACCINO? SI; GRAZIE!

vaccino

Negli ultimi tempi si è parlato molto di vaccini, del loro possibile ruolo nello sviluppo di patologie gravi. Quello di cui non si parla molto è l’effetto di protezione che i vaccini hanno anche nei confronti di chi non si vaccina (il cosiddetto effetto gregge) e delle gravi conseguenze legate alle  malattie vaccinali. E mentre nel caso dei legami vaccini- autismo, solo per citare il caso più noto, non esistono prove scientifiche, o meglio quelle esistenti si sono rilevate completamente errate, l’efficacia dei vaccini nella prevenzione dalle malattie e dai rischi ad essi collegati è ben provata. È notizia piuttosto recente l’eradicazione della poliomelite in India a seguito di una campagna di vaccinazione triennale, tanto per riportare un caso recente.

Ma che cos’è un vaccino?

Un vaccino è un preparato costituito da virus disattivati che viene introdotto nell’organismo al fine di rinforzarne le difese immunitarie. In pratica si utilizza un virus che ha perso le sue capacità infettive ma non quelle antigeniche, per cui stimola la produzione di anticorpi che poi ci proteggeranno dalla malattia.

In Italia le vaccinazioni si dividono tra obbligatorie e volontarie, anche se in alcune regioni si sta parlando di renderle tutte volontarie, come già accade in Veneto. Le vaccinazioni obbligatorie in Italia sono: l’antidifterica, l’antitetanica, l’antipoliomielitica e l’antiepatite virale B. Sono invece raccomandate le vaccinazioni contro: il morbillo, la parotite, la rosolia e le forme invasive di Haemophilus influenzale b (Hib). Attualmente si assiste ad una tendenza da parte dei pediatri a consigliare i vaccini contro la meningite. I vaccini obbligatorie sono sempre gratuite, mentre quelle raccomandate lo sono se eseguite secondo il calendario stabilito dal piano nazionale delle vaccinazioni.

Attualmente in Italia è in atto ancora il Piano nazionale delle vaccinazione 2012-2014, il primo che stabilisce, tra le altre cose, l’obbligo di adottare lo stesso caledario da parte delle regioni rispetto alla somministrazione dei vaccini. Inoltre il piano introduce l’ingresso di alcuni vaccini, quali quelli contro il pneumococco e il meningococco C esteso a tutti i soggetti, e non solo per quelli a rischio. Molto importante anche l’introduzione del vaccino contro il Papilloma Virus. Tale vaccino è consigliato alle ragazze di 12 anni, in quanto la sua efficacia è legata ad una somministrazione precoce rispetto all’inizio dei rapporti sessuali.Tra le “campagne” lanciate, ricordiamo la lotta al morbillo. Al momento sono coperti “soltanto” il 90% dei bambini: vi sembra che sia sufficiente? Ebbene sappiate che per un contrasto efficace della diffusione del virus si deve arrivare almeno al 95%. Se vi sembra eccessiva premura, sappiate che ogni anno sono contagiati in Italia dal morbillo circa un migliaio di bambini. Uno su mille ogni anno riporta come conseguenza del morbillo una grave encefalite. Un altro su mille ogni anno muore. L’ultima epidemia di morbillo in Italia si è avuta solo nel 2002. In quell’anno si sono registrati migliaia di casi di contagio, centinaia di ricoveri ospedaliari, decine di bambini che hanno contratto forme di encefalo parie e 8 decessi. Forse i numeri vi sembrano ancora piccoli. Allora sappiate che nel mondo, prima della creazione del suo vaccino, nel 1963, ogni anno uccideva circa 2 milioni di bambini: la malaria oggi non arriva a 700 mila casi di decesso.

Altra campagna molto importante è quella contro la rosolia. In alcune aree di Italia, sono non vaccinate oltre il 15% delle donne in età fertile, nonostante la contrazione della malattia in gravidanza non sia affatto da sottovalutare, viste le conseguenze per il feto (rosolia congenita). Ogni anno in Italia sono circa 100 i casi di rosolia congenita, stima certamente al ribasso, visto che in molti casi è asintomatica.

Come forse sapete qui a U4M siamo anche molto amanti della tecnologia, per cui vi sufferiamo di scaricare la app per smartphone e  tablet relativa al Planner interattivo delle vaccinazioni, che vi potrà aiutare a ricordarle e a controllare se siete o no in regola. Se invece non vi piace tanto giocare con le app, vi riportiamo qui sotto il calendario che le riporta.


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