
Da quest’anno, dopo otto edizioni passate nella bellissima cittadina di Gubbio, la fiction televisiva DON MATTEO, è approdata a Spoleto che è diventata per mesi un vero e proprio set cinematografico. Già da gennaio, ogni giovedì su Rai Uno, è possibile gustare le avventure di questo prete bici-munito e detective, dallo sguardo sorridente e dalla mente acuta. A fianco di Nino Frassica, nei panni del maresciallo Cecchini, a Simone Montedoro, l’affascinante capitano e a un cast nutrito e professionale, Terence Hill diventa “Don Matteo” e il primo canale della Rai, fa il picco di share.
In questo grande successo, che nel corso degli anni non ha visto un tramonto, indubbio merito va alla bravura degli attori, alle storie narrate ma senza dubbio, anche alla bellezza scenografica della città di Gubbio prima e ora di Spoleto, set perfetto per una fiction di questo tipo, perciò, quello che vi consigliamo oggi, è un tour per le strade e piazze di questa meravigliosa cittadina, per ammirarne i monumenti e i resti di un antico popolo e per rivivere senza il filtro dello schermo televisivo, “I luoghi di Don Matteo”.
In questo grande successo, che nel corso degli anni non ha visto un tramonto, indubbio merito va alla bravura degli attori, alle storie narrate ma senza dubbio, anche alla bellezza scenografica della città di Gubbio prima e ora di Spoleto, set perfetto per una fiction di questo tipo, perciò, quello che vi consigliamo oggi, è un tour per le strade e piazze di questa meravigliosa cittadina, per ammirarne i monumenti e i resti di un antico popolo e per rivivere senza il filtro dello schermo televisivo, “I luoghi di Don Matteo”.
I luoghi di Don Matteo
Iniziamo il nostro giro dal Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta) e dalla sua celebre piazza, cui si accede tramite una lunga scalinata. Qui si tiene il Festival dei Due Mondi e al suo interno è possibile ammirare gli affreschi del Pinturicchio.
Qui si trova pure Palazzo Bufalini, dove al primo piano è stata allestita la caserma dei carabinieri e il bar/ristorante che viene mostrato ai piedi della scalinata esiste sul serio.Seconda tappa obbligatoria è la Basilica di Sant’Eufemia, nella fiction la chiesa di Don Matteo, che si trova vicino al Duomo e che dal suo cortile permette l’accesso al Museo Diocesano.Sempre in prossimità, il Teatro Caio Melisso, dove al suo interno è stato ricostruito il parlatorio del carcere, mentre all’esterno vede affacciarsi la porta della canonica del prete.Il tour prosegue con un giro alla Rocca Albornoziana, P.zza Campello, il punto più alto della città, e, dove un anello di 1 km, permette di ammirare tutta la vallata. Continuiamo con il Ponte delle Torri, dove spesso Don Matteo passeggia in bici e altre scene in esterno sono state girate tra Corso Mazzini, Corso Garibaldi e Piazzale Matteotti.
Per info:
Ufficio IAT Informazione e Assistenza Turistica
P.zza della libertà n° 7
Spoleto
Tel. 0743 218620-21
Mail: info@iat.spoleto.pg.it
www.comunespoleto.gov.it
basta che il tour non si fa in bici… 😀 😀
In realtà farlo in bici renderebbe tutto ancor più avvincente!