NASCERE IN CASA ONLUS

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Dieci anni di attività di volontariato al fianco delle mamme del territorio: il 2014 segna un importante traguardo per le nostre amiche dell’Associazione Nascere in casa Umbria Onlus, da sempre impegnata nel sostegno alle madri in gravidanza e puerperio, a difesa dei diritti delle coppie di neogenitori e dei loro bambini. Unica realtà nel territorio regionale per molti anni, ancora oggi rappresenta un importante riferimento per tutto ciò che riguarda l’esperienza della maternità nella provincia di Terni. E’ passato ormai un decennio da quando il primo gruppo di mamme ha fondato l’associazione per difendere la possibilità di effettuare il travaglio a domicilio, opzione garantita per anni dal servizio sanitario locale e poi inspiegabilmente soppressa nonostante il suo valore per tutte le donne in gravidanza. Da allora molti passi avanti sono stati fatti grazie alle mamme volontarie, che si sono formate seguendo corsi di sostegno all’allattamento al seno e di counselling e all’esperienza maturata al fianco delle mamme in difficoltà, collaborando con le istituzioni pubbliche cittadine, sanitarie e comunali.Il cammino condotto negli anni dall’associazione è stato quello di cercare di rappresentare una risposta il più possibile attenta ed efficace alle richieste di tutte le mamme che hanno condiviso con NiC la propria esperienza di maternità: un momento di cambiamento totale per la donna, in termini fisici, identitari, sociali e lavorativi, che impone sempre maggiori difficoltà nell’accudimento e la crescita del proprio bambino, senza alcun supporto da parte delle istituzioni e in totale assenza di una rete sociale di riferimento a cui appoggiarsi.

La crisi economica di questi anni ha inciso in modo particolare sulle donne, penalizzando fortemente la maternità in termini di lavoro precario o negato, mancata assistenza, riduzione di servizi. Il periodo del post partum risulta ancora più difficile ora, sia per le pressioni e le difficoltà legate al lavoro che per l’isolamento sociale e familiare in cui la donna spesso si ritrova, sola ad affrontare e gestire un mondo fino a quel momento sconosciuto: accudire una nuova vita. Si parla sempre più, negli ultimi anni, di “mobbing perinatale”, intendendo l’insieme delle pressioni sociali e lavorative, anche solo di natura psicologica, cui sono sottoposte le donne e che possono compromettere seriamente uno stato avanzato di gravidanza: il 15% dei bambini rischia di nascere prematuro o cardiopatico.
L’Associazione offre da sempre consulenze telefoniche e domiciliari gratuite nell’allattamento al seno, organizza incontri aperti a tutte le mamme e le coppie per scambiare competenze e saperi, accoglie le madri, anche straniere, nei momenti di maggiore difficoltà e solitudine, per superare insieme le difficoltà del post partum. Fornisce informazioni scientifiche aggiornate circa la gravidanza e il parto, grazie agli incontri mensili con gli esperti, e organizza ogni anno eventi, convegni o seminari per sensibilizzare l’opinione pubblica verso la tutela della nascita e del parto naturale, in rete con altre associazioni nazionali. Tra le tante attività l’associazione NiC è impegnata nel riconoscimento del diritto di ogni donna, sancito dalla Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo, di scegliere liberamente il luogo del parto e le modalità di assistenza alla nascita che ritiene più idonee. Ha collaborato per questo alla stesura della proposta di legge regionale “Norme per la tutela del percorso nascita e del parto naturale nelle strutture ospedaliere, nelle case maternità e a domicilio” ferma all’esame della terza commissione del Consiglio Regionale dal 2010.
Quest’anno, oltre a portare avanti il consueto calendario di incontri gratuiti aperti alle gestanti e alle neomamme, e i corsi a loro dedicati, l’Associazione ha realizzato un nuovo progetto, a cui lavora da tempo: lo “Sportello mamma”. Da aprile è stato aperto un servizio gratuito di informazione, attivo un giorno a settimana per il momento, in cui vengono accolte le donne in gravidanza e le neomamme per ricevere le loro richieste di sostegno. Il progetto ha l’intento di costruire un percorso volto alla promozione della salute delle donne, nell’ampia accezione di salute indicata dall’OMS come “stato di completo benessere psichico fisico e sociale”. Si rivolge a tutte le donne della città ed è realizzato in stretta relazione con il consultorio cittadino, con cui l’associazione collabora da anni. L’idea nasce dalla convinzione che un luogo in cui le donne possano sentirsi accolte e sostenute nella nuova esperienza della maternità e dove possano trovare risposte adeguate e prospettive certe e sicure nella gestione dei propri bambini, anche nel momento del rientro al lavoro, possa contribuire a ridurre il senso di impotenza di fronte alla gravidanza che alcune mamme sperimentano. L’attività dello sportello si inserisce all’interno della Casa delle Donne, inaugurata l’8 marzo 2014, e èrealizzata in collaborazione con l’Associazione Terni Donne, di cui Nascere in Casa Umbria è socia.


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