
Si può prendere troppo sole? Ebbene si, e lo sappiamo bene noi grandi. Ma se succede ai piccoli di casa?
Tre sono le possibili non simpatiche conseguenze: ustioni, colpi di sole e colpi di calore.
Come affrontare le scottature
Le ustioni, o scottature, sono degli arrossamenti più o meno estesi e più o meno intensi della pelle, accompagnati o meno da bolle acquose. È la risposta della pelle, che maltrattata da un’esposizione non corretta si ribella. Che fare? Nei bambini si devono evitare, proteggendoli adeguatamente. Ma nel caso che una giornata nuvolosa e ventosa ci abbia tratto in inganno dobbiamo rimediare. Innanzitutto: la pelle è irritata, trattiamola sempre con le mani pulite. L’unico rimedio della nonna utilizzabile è il ricorso ad acqua fredda. Nei casi più gravi, però, sarà bene rivolgersi al proprio medico, alla guardia medica ed anche al pronto soccorso. Assolutamente non apporre preparati casalinghi strani: niente olio, patate o altro.
Come affrontare l’insolazione
Il colpo di sole, o insolazione, è dovuto ad un’eccessiva esposizione diretta al sole. Solitamente si abbina anche ad un’ustione lieve della pelle. Eritemi, occhi lacrimosi e rossi, pelle sudaticcia e debolezza sono tutti sintomi tipici. Nel caso arrivi anche la febbre, che può salire molto velocemente, occorre andare prontamente al pronto soccorso. Negli altri casi è bene spostare il bambino in un punto fresco ed ombreggiato, possibilmente farlo mettere steso ma con la testa alzata. Bagnature con pezze d’acqua possono essere di aiuto a far passare la sensazione di malessere, così come somministrare abbondanti liquidi, meglio se integrati da sali.
Come affrontare il colpo di calore
Il colpo di calore è certamente l’inconveniente più pericoloso. In questo caso non è direttamente il sole il colpevole ma il caldo eccessivo specie se umido. In questi casi il corpo non riesce tramite la sudorazione a termo regolarsi e la temperatura sale. Per questo i bambini piccoli, specie sotto i 2 anni, sono a rischio, avento una scarsa capacita di regolazione termica. Crampi, stanchezza, una sete intesa, fino alla comparsa della febbre e alla perdita di conoscienza sono i sintomi tipici. Come per il colpo di sole è bene idratare e raffrescare chi è stato colpito. Ancora più importante recarsi in pronto soccorso se a seguito dell’idratazione non si hanno miglioramenti. La disidratazione nei bambini è sempre molto periocolosa.
grazie, sempre utile saperle, certe cose!
Piccole accortezze ci permettono di evitare spiacevoli episodi.
tesoro è capitato a Paperetti un colpo di calore…..mi sono sentita uno schifo, anche se in realtà l’avevamo portato in spiaggia per un paio d’ore la mattina presto…alle 11 eravamo a casa, quindi ci saremo mossi alle 10,30-10,40….. 39,5 di febbre fisso, non scendeva non nulla, lui molto fiacco…lo vedevo così indifeso e mi chiedevo com’era stato possibile. Eravamo sotto l’ombrellone, non faceva particolarmente caldo…eppure è successo e mi sono sentita un mostro per averlo fatto accadere 🙁 siamo andati al pronto soccorso ma Roma è una città tremenda, da questo punto di vista. Io abito abbastanza in centro, quindi ci hanno dato un bel codice bianco e abbiamo passato metà nottata in attesa, alla fine me lo sono portata a casa pregando e il giorno dopo stava già meglio. Ah, ovviamente è capitato di sabato, quando tutti i pediatri di mia conoscenza non c’erano o non rispondevano!
Mamma mia! Immagino la paura… anzi no, perché non mi è mai capitato!