UN LIBRO SOTTO L’ALBERO: PAPA’ HO PAURA

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“Matteo ha paura del buio. Tutte le sere corre a rifugiarsi nel letto di mamma e di papà per scappare dai terribili mostri che di notte invadono la sua stanza. Questa volta però insieme al papà mette in atto un piano che riuscirà ad eliminarli tutti e per sempre. Finalmente il piccolo Matteo potrà tornare a dormire serenamente, senza più paure. Con questo racconto ho voluto affrontare una delle paure che affligge i bambini, che spesso non riescono a superare da soli. Grazie all’intervento del genitore che, dotato di pazienza e sensibilità, diventa suo complice, tale problematica può essere risolta con leggerezza e semplicità. In questo modo il bambino si sentirà compreso, protetto, sicuro e fiero di aver vinto una paura.”

Il libro che presentiamo questa settimana per la rubrica Un libro sotto l’albero, Papà ho paura, mi è particolarmente caro, per il nome del protagonista e per il momento che sta passando. Quello delle paure, con cui tutti i bambini prima o poi fanno i conti! Per questo sono molto contenta di aver potuto intervistare Marzia Gianotti. Edito dalla Youcanprint, questo libro è l’esordio editoriale di Marzia, autrice dei testi e delle illustrazioni.

Ciao Marzia, innanzitutto grazie per essere qui con noi di Umbria for Mummy. Questo tuo primo libro riguarda un tema molto sentito da molte mamme e papà, visto che lo devono affrontare in casa. Come nasce la storia e quanto c’è del tuo essere mamma?

Il desiderio di scrivere libri per bambini c’è sempre stato, sin da quando ero piccola. L’idea di scrivere “Papà ho paura!” è nata dopo che mio figlio ha superato la paura del buio.

Nel tuo libro c’è un papà super eroe, che accompagna e aiuta a sconfiggere una paura. Finalmente un papà al centro, insomma!

Effettivamente quello che ho voluto mettere in risalto in questo racconto è il rapporto esclusivo tra padre e figlio, proprio per sottolineare l’importanza per un bambino della presenza della figura maschile. Si tratta di un papà particolarmente attento e sensibile all’aspetto emotivo del bambino. La mamma è presente ma non interviene in questa vicenda.

Del tuo libro mi hanno colpito molto le illustrazioni. Sono semplici, molto vicine all’immaginario dei bambini e un po’ ricordano il loro modo di disegnare, anche se in modo più raffinato. Quanto contano le immagine nel tuo libro per aiutare a sconfiggere la paura?

Le immagini sono fondamentali in un libro per bambini. Se si omettono il bambino generalmente è disinteressato al racconto. Ho cercato di rappresentare le espressioni del papà e del bambino come le vedevo io all’interno della storia. Mentre ai mostri ho abbinato un particolare “buffo” per renderli meno orribili.

Parliamo di una scelta tecnica: come mai hai deciso di auto pubblicarti? A distanza di qualche mese ne sei contenta o pensi che nella promozione questo ti abbia un po’ svantaggiato?

La scelta del self publishing è dovuta ai lunghissimi tempi di attesa di risposta da parte delle case editrici. Con l’autopubblicazione devi farti tutto da sola e nonostante ciò hai sempre difficoltà nella distribuzione nei punti vendita.

Dai alle mamme e ai papà che leggono, un motivo per far trovare il tuo libro sotto l’albero a Natale!

Io consiglio per Natale un libro abbinato sempre ad un gioco. Leggete le storie ai bambini prima di andare a dormire! Scegliere il mio libro tra tanti? Perché è scritto con la sensibilità e la testa di un bambino. Infatti mentre scrivo consulto mio figlio per la scelta dei personaggi, dei costumi, degli ambienti, delle frasi… perché penso che se piace a lui può piacere anche agli altri bambini. In questi giorni il libro è uscito in inglese “Daddy I’m scared!” e in francese “Papa j’ai peur!” per cui potrebbe essere l’occasione per esercitarsi ad ascoltare una storia in lingua straniera.

Vi invito a visitare il bel sito del progetto Papà ho paura per scaricare l’anteprima del libro e innamorarsi di questa storia come ho fatto io! E se vi piace ricordate che è disponibile in tantissimi store sia online, che dal vivo!


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