
Il bilancio di crescita è la visita approfondita che il pediatra di base calendarizza dalla nascita per controllare il corretto sviluppo del bambino. Benchè proseguano fino ai 12 anni, i bilanci di crescita sono fondamentali nei primi 5 anni di vita, e particolarmente frequenti nel primo anno, quando hanno una cadenza poco meno che bimestrale.
In ogni visita il pediatra di base esegue alcuni controlli standard ed altri che variano al variare dell’età del bambino. Ad ogni bilancio il pediatra effettuerà una visita generale del bambino, la misurazione di altezza, peso e circonferenza del cranio, il controllo di vista ed udito, la verifica dello sviluppo pscio motorio. Di solito il pediatra si informa anche rispetto al comportamento del bambino e fornisce alcune indicazioni ai genitori, come quelle sulle vaccinazioni o su come gestire il bambino (in auto, nella culletta, ecc…).
La primissima visita avviene una volta terminate quelle ospedaliere e per questo ha una calendarizzazione variabile: di solito essa avviene intorno al mese, ma può essere anticipata fino a due settimane dal parto o posticipata fino anche a 45 giorni da esso. Questo primo bilnacio si focalizza su diversi aspetti: il controllo auxologico (dimensioni della fontanella) e il controllo di cute, cavo orale, cuore, polmoni, addome e genitali. Fondamentale la valutazione della crescita che in questa fase, e fino al terzo mese, è molto veloce.
Le visite successive avvengono intorno ai 2, 4, 6, 9 mesi e al compimento dell’anno, ma il pediatra può decidere di aggiungere dei controlli per motivi legati a patologie o alle curve di crescita.
La seconda visita intorno al secondo- terzo mese prevede di nuovo il controllo auxologico e il test della vista. Solitamente è in questo controllo che si valuta la necessità di integrare l’allattamento naturale con quello artificiale in caso di crescita rallentata. Questo perchè è proprio ora che la crescita dovrebbe esplodere. Allo stesso tempo intervenire prima, a meno di casi evidenti di assenza di crescita, influirebbe negativamente sull’allattamento al seno. Durante questa visita i genitori vengono anche informati circa le vaccinazioni obbligatorie e facoltative che vengono realizzate proprio in questo periodo.
La visita successiva si tiene intorno al quarto- quinto mese. In questa occasione il pediatra valuta soprattutto la reazione agli stimoli uditivi. Inoltre si osserva la relazione con la mamma e con essa si introducono le primissime indicazioni circa lo svezzamento, che per la visita successiva si presume avviato. Nel controllo dei sei mesi, infatti, si prende nota dell’avviato o meno svezzamento e si concentra l’attenzione sulla vista. Nel caso vengano rilevate delle anomalie, il pediatra prescriverà la prima visita oculistica.
La quarta visita, intorno agli 8 mesi, è dedicata soprattutto alla verifica dell’avvio della lallazione ma anche al coordinamento dell’udito con l’attività motoria, attraverso l’esecuzione del Boel test. Il nome del test deriva da un acronimo svedese che può essere approssimativamente tradotto in italiano come orientamento dello sguardo dopo uno stimolo sonoro.