
Con l’arrivo della bella stagione si può passare più tempo all’aria aperta. Purtroppo a volte bisogna fare a volte i conti con gli insetti e le fastidiose punture che ci lasciano per ricordo. Non tutte le punture sono uguali, così come i segni che lasciano. La cute può infiammarsi, arrossarsi o dare luogo ad una bolla sierosa centrale. Quasi sempre le punture sono dolorose e, purtroppo, in alcuni casi l’insetto può trasmettere delle malattie infettive come la Rickettsiosi o la Borreliosi.
Cosa fare in caso di punture di insetti?
La soluzione dipende dal tipo di reazione. Possiamo grossolamente dividere le reazioni cutane in due gruppi: quelle allergiche e quelle che non lo sono. In caso di una reazione locale modesta basterà una crema anti-infiammatoria che solo in caso di reazione molto intensa potrà essere al cortisone, e solo per un periodo limitato, su consiglio del pediatra. È assolutamente controindicato l’uso di antiistaminici topici che sono spesso fotosensibilizzanti. Solo in casi eccezionali con reazioni allergiche generalizzate si deve ricorrere al cortisone per via sistemica.
Ma come si riconosce la reazione di tipo allergico? Se si manifesta un forte arrossamento della zona punta, se il dolore arriva velocemente e permane anche per 10 giorni e in presenza di sintomini para influenzali, febbre e malessere inclusi, allora è probabile che si sia in presenza di una reazione allergica. Se si notano questi sintomi e non migliorano nel giro di un paio di giorni è bene portare il bambino dal pediatra.
In tutti i casi si deve cercare di far capire al bambino che è bene non si gratti, e nel caso sia troppo piccolo per capirlo tenergli le unghie molto corte. La “grattatina”, infatti, non solo arrossa ed irrita la pelle in una sorta di dermatite autoprodotta, ma può causare sovrainfezioni batteriche (impetigine), che sono per questo frequenti in età pediatrica e che poi necessitano di applicazione antibiotica. L’applicazione locale di ghiaccio aiuta a far passare l’infiammazione e a ridurre la sensazione di prurito.
Solo le reazione che portano a disturbi respiratori devono preoccupare. In caso di sincopi, ipotensioni, collassi, accompagnati da disturbi respiratori, a volte anche da coliche e diarrea, l’intervento rapido dei medici è fondamentale. Il bambino deve essere trasportato immediatamente al pronto soccorso dove verrà trattato nelle modalità più opportune.