Arriva finalmente la bella stagione e con lei il caldo e il sole. O almeno si spera! Se proteggersi dai raggi solari è importante per gli adulti, per i bambini e la loro pelle delicata è fondamentale. Non sempre però si procede in modo corretto, e l’uso di cappelli, magliette od occhiali da sole non è sempre presente.
Sole sicuro: in quali ore?
Le ore centrali vanno sempre evitate, non solo per l’irradiazione ma anche per via dell’eccesso di calore. Bene controllare il livello delle radiazioni giornaliere, utilizzando una app come happy sun (disponibile per
android ed
ios). Non basta nei giorni di calura estrema, infatti, evitare le classiche fasce 11-16, ma potrebbe essere necessario aumentare il periodo di non esposizione. Cappelli e magliette di cotone riducono la quantità di radiazione che può arrivare alla pelle, anche se va ricordato che i tessuti non sono uno schermo totale e che la trama influisce molto, così come il fatto di essere o no bagnati. Da non dimenticare assolutamente anche con i bambini piccoli gli occhiali da sole!
Scegliere il giusto solare
E i solari? Quali scegliere? La scelta deve tenere conto di alcuni fattori, primo fra tutti il tipo di filtro che stiamo andando ad applicare. I filtri solari si dividono in due tipologie: fisici e chimici. I primi agiscono grazie alla presenza di sostanze che riflettono la luce solare, da cui il termine filtro fisico. Solitamente le sostanze riflettenti sono a base di minerali, come l’ossido di zinco, e lasciano una patina biancastra, forse poco bella esteticamente ma efficace. Inoltre hanno l’indubbio vantaggio di non essere assorbiti dalla pelle e per tanto sono potenzialmente meno allergizzanti. I filtri chimici, invece, si caratterizzano per la presenza di sostanze in grado di interagire con la radiazione solare, assorbendola. Tale interazione può cambiare o meno lo stato chimico di tali sostanze, dopo l’assorbimento. Questo non è un fattore secondario, in quanto si sa che le sostanze foto instabili, che non tornano cioè allo stato iniziale, possono dare origine ad allergie. Altro aspetto da considerare è da quali radiazioni vogliamo proteggerci. Tutte le creme hanno la protezione contro i raggi UVB, responsabili degli arrossamenti e degli eritemi per intenderci, ma anche pericolosi per la pelle. In alcuni solari è presente anche la protezione dagli UVA, se specificato in etichetta.
Ma il solare mi assicura un sole sicuro?
Quanto effettivamente ci può proteggere un solare? Il fattore di protezione (sun protection factor- SPF) rappresenta quanto un solare ci consente di aumentare la normale capacità della pelle di non subire danni quando esposta al solare. Un SPF 5 significa che se normalmente possiamo stare al sole 20 minuti senza subire danni ‘spalmati’ resisteremo un’ora e mezza, a meno di riduzioni di efficacia dovute al sudore, per esempio. È chiaro quindi che non esiste una protezione totale, anche se molti considerano tale una protezione superiore a 30 SFP. La protezione, inoltre, riguarda i solo UVB.
Insomma, come ci possiamo orientare? Bisogna leggere bene l’etichetta! Il costo da solo non ci assicura sulla qualità dei filtri solari usati nel prodotto che stiamo applicando su nostro figlio.
Ultima nota: i neonati non dovrebbero essere mai esposti direttamente al sole e possibilmente non dovrebbero essere “spalmati” fino ai sei mesi, per via della loro pelle super delicata e facilmente irritabile. Se però è necessario esporli e si ha paura che la protezione “meccanica” non sia sufficiente, allora utilizzare prodotti pensati appositamente per loro, anche se più costosi.
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