GIORNATA MONDIALE DEL NEONATO PRETERMINE

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Oggi,17 novembre, è la  Giornata Mondiale del Neonato Pretermine. Ogni anno in Italia sono circa 40.000 i neonati pretermine, nati cioè prima della 37 esima settimana: un bambino ogni 14 nati. La maggior parte nasce dopo la 32ª settimana. La mortalità neonatale media dei pretermine è di poco superiore al 10%: la quota principale è rappresentata dai neonati pretermine con età gestazionale inferiore alle 30 settimane, anche per via del basso peso. Oggi, la percentuale di mortalità nei prematuri inferiori a 1500 grammi è passata da oltre il 70% negli anni ’60 a meno del 15% negli anni 2000 e quella dei neonati inferiori ai 1000 grammi è diminuita da oltre il 90% a meno del 30% nello stesso periodo. I sopravvissuti sono spesso gravati da disabilità più o meno gravi, inversamente proporzionali all’età gestazionale.
Il fenomeno è in crescita e per questo la Società Italiana di Neonatologia (SIN), in occasione della giornata mondiale, fornisce alcune indicazioni sulla golden hour e per il Follow-up dei neonati prematuri dopo la dimissione dalla TIN (terapia intensiva neonatale).

L’espressione Golden hour si riferisce alla prima ora di vita del neonato, che ha un impatto fondamentale sulle possibilità di sopravvivenza e sugli esiti a distanza dei neonati pretermine. In questa prima ora possono essere praticate rianimazione cardiorespiratoria o interventi sulla termoregolazione,  solo per fare degli esempi.
Altro aspetto fondamentale è il follow up, dalla dismissione dalla TIN fino ai 36 mesi, l’insieme dei controlli e degli appuntamenti finalizzati al controllo sulla dista di questi bambini speciali. Grande novità è il calendario dei controlli del neonato Pretermine,  strumento per il personale medico e le famiglie per l’individuazione precoce di eventuali disturbi neurologi, compresi i transitori. Il coordinamento tra TIN, pediatra di famiglia e genitori è fondamentale per coordinare nel modo migliore tutti gli interventi.

Nodo centrale resta però anche quello dei costi: per ogni prematuro estremo (nato prima delle 28 settimane) sopravvissuto, infatti, i costi oscillano tra i 100 e i 300 mila euro a seconda della patologia, cui vanno poi aggiunti quelli per le eventuali complicanze a distanza.

Ma come mai i casi di nati prematuri sono in crescita negli ultimi anni?  I fattori causa di prematurità sono diversi: ipertensione, diabete e infezioni in gravidanza, gravidanze a rischio, età della gestante, principalmente,  ma anche l’assenza di prevenzione, il ricorso alla procreazione medicalmente assistita e gli stili di vita scorretti (alcolismo, tabagismo, uso di droghe).


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