
Quando si pensa alla gravidanza l’immagine che solitamente si presenta davanti la nostra mente è quella di una donna sorridente che accarezza il suo bel pancione.
In passato la nascita del bebè e tutti i famosi nove mesi d’attesa appartenevano esclusivamente all’universo femminile. Le figure che veneravano, accudivano e proteggevano la futura mamma erano tante. In primis la madre della partoriente che ovviamente aveva il posto di comando, la quale impartiva ordini sul da farsi a tutta quella schiera di zie, sorelle, cognate e via discorrendo.
A fare da sfondo, ma proprio uno sfondo molto lontano, c’era colui grazie al quale era stata generata la vita. Il futuro padre aveva, infatti, un ruolo del tutto secondario, insomma la gravidanza “non era roba da uomini”!
Fortunatamente le cose, piano piano, stanno cambiando e la dolce attesa viene vissuta anche dal compagno. Insieme si compra il corredino, poi magari lo sceglierà sempre la moglie, ma già il fatto che anche l’elemento maschile della coppia giri per negozi beh è un grosso passo avanti. Ciò che non bisogna sottovalutare è la presenza costante dell’uomo nei momenti più difficili per la donna incinta come le nausee, la stanchezza e tutti i malesseri che accompagnano la gravidanza. Forse vivere nove mesi accanto a chi ha continui sbalzi d’umore dovuti agli ormoni non è semplice, per questo motivo la coppia viene posta davanti ad una prova durissima dove la pazienza e il sostegno reciproco non devono mai mancare.
Nel grembo cresce un bambino il quale ha bisogno di sentire che all’esterno tutto funzioni in maniera serena e tranquilla. Per lui è importante che la sua mamma e il suo papà siano vicini e complici in questo delicato momento. L’ uomo deve vivere appieno la gravidanza perchè ne è il protagonista tanto quanto la donna. Insieme andranno ai vari controlli, seguiranno la vita che cresce passo dopo passo, frequenteranno insieme un corso pre-parto e gradualmente si renderanno conto di come stia cambiando la loro vita.
Tuttavia, c’è da dire che spesso si legge tanto sulla gravidanza intesa come momento esclusivo della donna e poco si scrive e parla della genitorialità, dell’essere coppia in questo momento e di come stia vivendo la nuova esperienza il futuro papà. Non dimentichiamo che anche l’uomo può andare incontro ad un crollo emotivo e psicologico non indifferente. Da lì a poco il piccolo assorbirà tutte le energie e le attenzioni della madre e per questo motivo la coppia deve affrontare insieme il periodo dell’attesa. Vivere in due la gravidanza è un dovere e un diritto che spetta ad entrambi per non dover fare poi i conti con eventuali disagi che una trascuratezza o un allontanamento possano creare.
Stress, nervosismo e depressione sono ai primi posti per quanto riguarda i problemi che accompagnano la gravidanza e, successivamente, la nascita.
E’ compito dei professionisti del settore attraverso incontri, condivisioni, corsi di preparazione all’evento aiutare la coppia a vivere serenamente questo momento.
Infine, è bene ricordare che seppur nella pancia il bambino avverte tutti gli stimoli che giungono dall’esterno, pertanto una coppia felice automaticamente darà vita ad un bambino felice.
Chiara Mancarella
La dottoressa Chiara Mancarella è iscritta all’ANPEC (Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici) n. 4438 ed è docente di Scuola Primaria. Si è formata come Pedagogista Clinico presso l’ISFAR (Istituto Superiore Formazione Aggiornamento e Ricerca®), oltre alla Laurea in Pedagogia dell’Infanzia, una Specializzazione in Dirigenza scolastica e socio-educativa e un Diploma in Flauto traverso.