
Ciao Roberta, tu sei mamma di un meraviglioso bambino di 4 anni, ci racconti la tua giornata tipo?
Ciao, mi chiamo Roberta, ho 34 anni, sono mamma di Tommaso e moglie di Andrea.
La mattina suona la sveglia e di corsa giù dal letto a prepararmi e a svegliare Tommy per portarlo all’asilo e scappare di corsa a lavoro. Già… lavoro… fino a qualche giorno fa, almeno, avevo un contratto a tempo determinato e lavoravo dalle 8:30 fino alle 17:30, quindi la mia giornata tipo era correre, correre, correre, per tutto: dalla spesa, al dottore, alla casa e alla famiglia stessa. Da quando sono tornata mamma e moglie a tempo pieno, la mattina mi dedico completamente alla casa e a “Robe di Robby”, cioè a me stessa e alla passione che ho per tutto ciò che è creare, comporre, inventare, il pomeriggio invece è tutto per Tommaso, mi dedico a lui e ai suoi bisogni: ha 4 anni, ha bisogno dell’attenzione giusta, di giocare, di imparare… è molto curioso e già mi dà filo da torcere!!! Poi a volte c’è la spesa o altro da fare, la cena da preparare e arriva in men che non si dica l’ora di andare a letto.
Il tuo ruolo nel mondo del lavoro è cambiato dopo la maternità? E se sì come?
Diciamo che… non lavoravo nel momento in cui rimasi incinta e non lavoro oggi. Una cosa è certa, se ho creato questo mio “piccolo negozio virtuale” lo devo in un certo senso alla gravidanza; ho deciso di dedicarmi almeno per i primi anni al mio bimbo, non ho presentato domande né tenuto colloqui ma non volevo rinunciare alla possibilità di lavorare… quindi ho unito le due cose ed ho creato un lavoro da casa.
Chi è oggi Roberta lavoratrice? Presentacela e raccontaci le sue creazioni.
Oggi Roberta lavoratrice è una donna che non si è mai arresa all’idea che la parola LAVORO sia equiparabile a UTOPIA o almeno non ci sta e quindi ha pensato, ragionato, cercato di sfruttare ciò che sapeva fare e non si è inventata ma riscoperta. Sono partita dalle torte pannolini, poi composizioni regalo per neonati e da tutto ciò è nato “Robe di Robby”, la pagina Facebook e probabilmente a breve un sito internet, nel quale troverete lavori di ricamo, cucito, uncinetto, maglia e molto di più, spaziando dalle idee regalo alle bomboniere. Il weekend spesso partecipo a mercatini o fiere come hobbysta, generalmente in Umbria e nelle Marche, non mi sento ancora di “allontanarmi troppo” da casa avendo Tommaso piccolo che lascio a casa con i miei genitori.
Come hai fatto a far diventare un hobby una vera opportunità di lavoro?
Quando ho iniziato non avevo idea che potesse diventare una vera opportunità di lavoro, ho semplicemente creato la pagina Facebook, inserito man mano le foto delle mie creazioni e fatto pubblicità mediante i vari gruppi ai quali sono iscritta. Ho realizzato i bigliettini da visita e disegnato il logo della pagina con tanto di recapiti per far sì che fosse possibile contattarmi facilmente. Ho iniziato con il mio primo mercatino il 1 novembre 2014, acquistando gazebo, tavoli appositi e tutto il materiale necessario per l’allestimento di un banco e devo dire che tra i mercatini del weekend e gli amici che via via hanno acquistato i miei prodotti hand made il passaparola è stato velocissimo.
Quali sono le difficoltà che incontri quotidianamente nella gestione del lavoro e della famiglia? Rimane del tempo per te?
La giornata di 24 h spesso non mi basta: se sono sola a casa con Tommy lavorare è un po’ difficile Se ho ordini in consegna, mi capita di far tardissimo la sera o di mettere a letto Tommaso e poi dovermi alzare nuovamente per tornare a ricamare. Per questi lavori serve concentrazione, precisione e molta calma…non sempre è possibile averle e queste sono le difficoltà maggiori che trovo. Per fortuna ho mio marito che a casa è impagabile e mi aiuta in tutto, quando sono in netta difficoltà e poi ci sono i miei genitori che anche se lontani, mi supportano e spesso sopportano quando perdo la calma, perché capita spesso di perdere la calma quando si hanno troppe cose contemporaneamente da fare.
Quali sono le caratteristiche che noi donne abbiamo e che ci permettono di reinventarci?
Credo che siamo testarde e tenaci. Alle donne manca solo il dono dell’ubiquità, per il resto possiamo fare tutto e contemporaneamente se capiamo che ne vale davvero la pena. Siamo “dolcemente complicate ma potrai trovarci ancora qui”, come dice la Mannoia, perché siamo instancabili….
Dell’Unto Roberta, tel. 339.8657820.