#Gnomeide: salvate le mamme e i papà

#gnomeide

“Siamo di chi ci pensa durante il giorno e sorride”. E’ la dedica con cui si apre il libro #Gnomeide: salvate le mamme e i papà, di Sonia Montegiove e Gilberto Santucci, moglie e marito, entrambi  appassionati di comunicazione e tecnologie e genitori di due figli, gli #gnomi appunto. Il libro tratta in modo delicato ed originale il tema della genitorialità ai tempi dei social network (e al complicato rapporto con gli stessi da parte di figli e genitori), attraverso l’ascolto dei propri pargoli condividendo in rete il mondo visto dai loro occhi arguti ed ironici. Oggi abbiamo la fortuna di fare due chiacchiere con loro e di parlare del loro libro e del bel progetto solidale a cui è legato.

#Gnomeide: due chiacchiere con Sonia & Gilberto

Buongiorno Sonia e Gilberto: vi va di raccontarci come è nata l’idea del libro?

Il libro è nato per caso. E solo dopo otto anni di pubblicazione sui social delle ‘battute’ dei nostri figli, gli gnomi appunto. È come se, ad ogni occasione, io e Sonia avessimo preso su un ‘pizzino’ strappato in fretta da bordi di una pagina un appunto veloce sulla vita dei bambini mentre crescevano, mettendolo in un grande barattolo di vetro. Soltanto che il barattolo era Facebook, un contenitore enorme nel quale hanno potuto sbirciare dentro in tempo reale migliaia di persone. Il libro ha preso così forma inconsapevolmente, post dopo post, diventando una raccolta di pensieri e frasi spontanee intervallate dalle riflessioni di dieci adulti per dare un valore educativo aggiunto alla narrazione”.

Molti genitori hanno un rapporto ambivalente con i social: come mai voi invece li avete scelti anche per la narrazione?

La scelta dei social è stata una necessità e un’intuizione al tempo stesso. Stando noi genitori spesso distanti per motivi di lavoro, ed alternandoci nella cura dei figli, abbiamo pensato che i social potevano essere uno strumento per una condivisione immediata, tra noi, ma anche con la nostra cerchia di amici reali e virtuali, di momenti di fanciullesca ilarità e spensieratezza. Fin da subito, però, abbiamo adottato la precauzione di non chiamarli mai per nome (da qui i soprannomi gnomo e gnoma) e di non pubblicare loro foto o informazioni sensibili, per una forma di pudore ma anche di attenzione e tutela della loro identità di bambini.

Il libro è anche un modo per fare solidarietà attraverso il sostegno all’Associazione italiana per la lotta al retinoblastoma, un tumore oculare dell’età pediatrica. Come mai avete scelto questa associazione?

L’associazione l’abbiamo conosciuta mentre stava prendendo forma il libro. Avevamo già deciso, tutti e quattro insieme, che i proventi sarebbero stati devoluti in beneficenza, anche perchè sia io che mia moglie abbiamo avuto seri problemi di salute di tipo oncologico e ci sembrava giusto poter utilizzare questa occasione per fare qualcosa di utile. Siccome si parlava di un libro per bambini e genitori, ci è stata segnalata l’AIRL che si occupa del sostegno delle famiglie con figli affetti dal retinoblastoma, una rara forma tumorale oculare. Il fatto che un libro che raccontava il mondo visto dagli occhi di due gnomi potesse aiutare altri bambini con problemi agli occhi ci è sembrato contenesse un ulteriore messaggio.

Che sbadati non vi abbiamo chiesto nulla di voi! Chi sono Sonia e Gilberto, oltre agli autori di questo libro?

Sonia e Gilberto sono due genitori assolutamente normali, come normali sono i nostri figli. Questo libro lo avrebbero potuto scrivere tante altre famiglie, perchè simili sono le situazioni vissute e lo sguardo ironico e disincantato con il quale i bambini guardano il mondo che li circonda. A noi ci ha agevolato la passione giornalistica e la passione per le nuove tecnologie che ci accomuna da sempre e che sono stati anche alla base, venti anni fa, del nostro primo incontro.

#Gnomeide: una sintesi del libro

Il libro non è solo una raccolta di battute fulminanti di due bambini, ma un modo di vedere il mondo attraverso gli occhi di chi sa osservarlo con ironia e lucidità, non risparmiando nulla e nessuno. Sfogliando le pagine ci si ritrova immersi in una fiaba, costruita sui social network, in cui due novelli Hänsel e Gretel lasciano dietro di loro dei post invece di briciole di pane e di sassolini. Grazie ai contributi di dieci esperti, il libro vuole anche far riflettere sull’uso consapevole dei social network da parte degli adulti, i quali possono e devono svolgere un ruolo fondamentale nell’aiutare i figli nella costruzione e salvaguardia della propria identità digitale.

In appendice sono stati inseriti  dei dei consigli su come accompagnare i ragazzi nell’uso positivo della rete. #Gnomeide è anche un esercizio di memoria, un modo per genitori e bambini di ricordare un periodo magico quale quello dell’infanzia e farlo sopravvivere il più a lungo possibile, con tenerezza e senza rimpianto. “Perché in fondo – dice la premessa – questo libro è dedicato agli adulti. O meglio al bambino che ogni adulto è stato molto tempo fa. Già, gli adulti sono stati prima dei bambini”.


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