
È possibile far scoprire l’arte moderna e contemporanea ai più piccoli? È possibile visitare esposizioni che a volte sono ostiche anche per noi adulti? La risposta è sì, se lo si fa con i giusti strumenti. Ammetto di essere stata un po’ scettica quando abbiamo deciso di partecipare per il Famu alla visita organizzata presso la collezione degli Ex Seccatoi a Città di Castello: non sarà troppo difficile Burri per dei bambini ? Devo ammettere il mio errore: la visita all’esposizione della Fondazione Burri è stata una delle più divertenti e coinvolgenti fatte, molto apprezzata sia dai bambini che da noi adulti. Ma andiamo con ordine.
BURRI: LE COLLEZIONI
L’opera di Alberto Burri è promossa nel mondo dalla Fondazione omonima. La stessa fondazione gestisce due spazi espositivi a Città di Castello, città natale dell’artista, che rappresentano anche la sua più grande collezione. I due spazi sono Palazzo Albizzini, che ospita circa 130 opere del periodo 1948-1989, e l’Ex Seccatoi del Tabacco, che ospita 128 opere del periodo 1970-1993. I due spazi sono molto diversi tra loro: più raccolto e con un assetto espositivo più adatto ‘ai grandi’ Palazzo Albizzini, enorme e adatto anche a visite con i più piccoli il complesso degli Ex Seccatoi.
BURRI: LA VISITA FORMATO BAMBINI
La diversità dei due spazi espositivi ci porta a raccomandare Palazzo Albizzini solo in caso di bambini grandi o ragazzi. Lo spazio degli Ex Seccatoi, invece, si presta benissimo ad una visita anche con bambini piccoli, sia nello spazio al piano terra, con i cicli e l’esposizione delle opere di maggiori dimensioni, che al piano interrato dove si trovano gli spazi multimediali e l’esposizione dei lavori grafici. La visita senza guida è possibile, ma raccomandiamo caldamente di chiamare per prenotare una visita guidata, specificando che si tratta di una o più famiglie. In questo modo potrete effettuare una visita-laboratorio in cui i bambini sperimenteranno in modo guidato le modalità creative di Burri.